La cooperativa sociale, in collaborazione col team della Tana in Val Resia e della cooperativa Farfalle nella Testa di Bordano, ha organizzato il progetto ‘Anche io Amo Viaggiare’
Spesso per chi ha una disabilità, viaggiare non è facile; ma il viaggio rappresenta non solo un momento di svago e relax, ma anche un’importante occasione di crescita. Ecco perché la cooperativa sociale Il Piccolo Principe, in collaborazione col team della Tana in Val Resia e della cooperativa “Farfalle nella Testa” di Bordano, ha organizzato, per il terzo anno consecutivo, il progetto di turismo inclusivo “Anche io Amo Viaggiare” destinato a persone in difficoltà o con disabilità. Un sogno che è diventato realtà quest’anno per 13 persone (suddivise in due gruppi distinti) che dall’1 all’11 settembre scorsi hanno soggiornato in Val Resia, grazie al sostegno di Fondazione Friuli, che ha finanziato il progetto.
“L’idea nuova di “Anche io Amo Viaggiare” – ha spiegato Giuliana Colussi, responsabile dell’Area Integrazione Sociale – è quella di portare gli ospiti a vivere il territorio non soltanto dal punto di vista naturalistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale e sociale. Le attività non sono state pensate per la disabilità, ma al contrario, seguendo l’esempio del turismo lento ed esperienziale, sono attività per tutti che con dei piccoli accorgimenti sui tempi e sulle esigenze individuali, risultano idonee anche a persone con bisogni speciali”.
Il programma in Val Resia ha previsto diverse tappe: la visita ai principali musei, l’esplorazione dei più interessanti siti naturalistici tra cui il Fontanone di Barman e La Sella Carnizza, la visita al Centro Visite del Parco naturale delle Prealpi Giulie che ha permesso al gruppo di entrare in contatto con il territorio, la visita del Museo dell’Arrotino e all’abitato di Stolvizza che ha consentito di prendere confidenza con la popolazione degli usi e costumi tipici della Val Resia, la visita alla casa delle Farfalle, caratterizzata da un laboratorio didattico a tema naturalistico e dall’immersione nella foresta tropicale e l’esplorazione delle rive del Lago di Cavazzo.I due gruppi sono stati accompagnati da 6 educatori (il primo gruppo includeva persone con bisogni assistenziali elevati, quindi la necessità di garantire la presenza di 4 educatori), da 1 volontaria e da 2 guide naturalistiche.
“Molto emozionante l’esperienza in Malga Confin – ha aggiunto Colussi – dove i partecipanti si sono potuti cimentare nei lavori da malgaro tra cura degli animali e lavoro in latteria. E poi, durante le serate, sono state fatte camminate notturne per ascoltare le “voci della foresta” ed osservare il cielo. Non sono mancate neppure le musiche e le danze tipiche del territorio della Val Resia accompagnate da un ottimo barbecue preparato in collaborazione con i partecipanti”.
Il progetto “Anche io Amo Viaggiare”, finanziato da Fondazione Friuli, costituisce per i partecipanti un’importante occasione di conoscenza del territorio, di inclusione sociale e di crescita personale, visto che per molti rappresenta l’unica occasione di vivere una vacanza in autonomia. “Si tratta di un momento di fraternità e amicizia – hanno fatto sapere gli educatori – in cui la cornice naturale costituisce lo sfondo perfetto per rapporti interpersonali rilevanti e duraturi”. Infatti, grazie al progetto, è stata offerta la possibilità alle persone con disabilità e agli altri partecipanti di sperimentare momenti di socialità e svago al di fuori del contesto famigliare. “L’opportunità è unica per vivere momenti di condivisione lontani da casa, ognuno con le proprie abitudini – hanno aggiunto gli educatori -. Ciascuno si è trovato ad affrontare una condivisione nuova di spazi e tempi all’insegna del clima da vacanza ed è stato un modo per conoscersi meglio. E se per alcuni è uno dei tanti viaggi, per altri è un’esperienza nuova in cui le emozioni e l’allontanamento dalla famiglia diventano un momento di crescita. Il viaggio in Val Resia ci ha permesso di scoprire la montagna vicino a noi, con i suoi tesori naturali e le imprese dell’uomo che sa relazionarsi con la natura. Cose semplici che ci avvicinano alla natura fino a toccarla”. (ilfriuli.it)
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Danilo e Luca: in viaggio per sfidare la disabilità
Luca ha passato metà della sua vita in piedi, l’altra metà seduto, in carrozzina, per colpa di un incidente. Però non ha perso la voglia di viaggiare. Viaggiare e guardare l’Italia, e il mondo, da una prospettiva diversa, più bassa. Con questa idea in testa da tre anni percorre l’Italia in compagnia dell’amico Danilo, anche lui vittima di un incidente che lo ha costretto in carrozzina da quasi vent’anni e anche luiinnamorato dell’andare. Insieme girano l’Italia unendo sport, avventura, musica, solidarietà conil progetto Viaggio Italia.
Un viaggio nato non per sottolineare le difficoltà della disabilità, ma per farne scoprire le possibilità. Un’iniziativa che quest’anno il Touring Club Italiano ha deciso di patrocinare: per una volta non solo una giusta denuncia, ma anche una proposta positiva che può servire da stimolo.
DAL PIEMONTE ALLA BASILICITATA
Questa la filosofia con cui si sono messi in moto Danilo Ragona – imprenditore e designer torinese – e Luca Paiardi, anche lui torinese, architetto al Politecnico, tennista professionista (è il numero 7 del ranking italiano del Tennis in carrozzina) e musicista. Insieme quest’anno hanno costruito un ambizioso viaggio a tappe partito in aprile dal Piemonte, che toccherà Sardegna, Basilicata ma anche Spagna e altre destinazioni europee. Un viaggio assai sportivo, visto che in ogni tappa si cimenteranno inun’impresa diversa dal surf allo sci, dal rally al parapendio. Del resto per entrambi lo sport è stato uno strumento di riabilitazione che è servito molto per ripartire dopo l’incidente.
Un viaggio fatto di incontri: da Alessio Mereu, disabile, produttore e DJ che incontreranno in Sardegna; e Albert Llovera, pilota disabile di rally che lo scorso anno ha partecipato addirittura alla Dakar. Un viaggio che diventa lo spunto per una riflessione sul tema dell’accessibilità per tutti. Un modo per aiutare chi magari ha subito un incidente e si trova in carrozzella a prendere coraggio e capire che la vita non finisce, ma cambia. E non si deve per forza rinunciare al piacere della scoperta, ma appunto cambiare prospettiva. È per questo che ad ogni tappa del loro viaggio Luca e Danilo fanno visita alle Unità spinali delle località che visitano. Unità spinali che sono il posto dove chi si trova ad affrontare la disabilità inizia a familiarizzare con l’idea che un’altra vita è possibile.
LA SOLIDARIETÀ
Ma “Viaggio Italia” è anche un’occasione di solidarietà. Obiettivo di quest’anno è raccogliere fondi per poter comprare il maggior numero possibili di carrozzine da donare alle unità spinali di tutta Italia. Per farlo hanno fondato B-Free, associazione no profit nata per sostenere, promuovere e sviluppare progetti sull’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche. E se volete sapere come va il loro viaggio seguiteli su Facebook ‘Viaggio Italia’.
(Touring Club Italia)
Viaggiatori con disabilità: due nuovi servizi
I viaggiatori con disabilità avranno presto a disposizione String Box e BookingAble.com per migliorare la loro condizione anche durante le vacanze.
I viaggiatori con disabilità sono i protagonisti di due nuovi e utili sevizi on line che saranno presto disponibili: si ispirano rispettivamente allo Smart Box e al celebre sito Booking.com, si chiamano String Box e BookingAble.com e si propongono di migliorare la condizione in cui si trovano i viaggiatori con disabilità, tracciando una nuova direzione per quanto riguarda il turismo “for all” e fornendo nuovi strumenti che rendano questi ultimi finalmente autonomi nel pieno rispetto delle pari opportunità.
Accessibilità per tutti e la possibilità di godere del proprio tempo al meglio, ovunque ci si trovi.
String Box
String Box è il primo Smart Box pensatoper turisti con disabilità e con altre esigenze specifiche, nato dallacooperazione transnazionale tra 12 organizzazioni di 7 Paesi differenti che hanno delineato proposte turistiche accessibili a tutti. Le destinazioni proposte sono Piemonte in Italia, Avila in Spagna e Sozopol in Bulgaria, ognuna delle quali offre soluzioni di tour enogastronomici, attività all’aria aperta e visite culturali. La collaborazione puntuale di esperti tour operators specializzati in turismo accessibile permetterà anche alle persone con disabilità di vivere i propri viaggi con maggior facilità e tranquillità, senza le preoccupazioni logistiche, pratiche e sanitarie che purtroppo molto spesso condizionano i propri spostamenti.
BookingAble.com
BookingAble.com, online a partire da inizio 2016, ha l’obiettivo di creare un sistema diprenotazione on line con informazioni dettagliate, aggiornate e affidabili sull’accessibilità, in modo da consentire ai viaggiatori con disabilità la possibilità di prenotare direttamente on line camere, soggiorni e servizi turistici con garanzie di buona fruibilità. Il sito, a seconda della disabilità e quindi delle necessità del viaggiatore, seleziona le strutture ricettive adatte e le informa per offrire un’accoglienza adeguata agli speciali visitatori. Inoltre garantisce informazioni utili sul territorio e assistenza turistica telefonica sull’accessibilità del territorio per i viaggiatori che prenotano attraverso il portale.
Viaggiatori con disabilità, stesse opportunità
Ogni paese civile dovrebbe essere in grado di garantire le stesse opportunità a tutti i suoi cittadini e quindi ai viaggiatori e questi servizi si muovono in questa direzione. Grandissimo è l’apporto che in questo senso possono dare i nuovi mezzi di comunicazione e il digitale che permettono di eliminare le distanze e a volte anche le barriere che spesso si frappongono tra una vita “normale” e una con disabilità.
(LifeGate.com)