Carta europea della disabilità: le istruzioni dell’INPS

I beneficiari, la presentazione della domanda, le caratteristiche e le modalità di uso della carta (Circolare 1° aprile 2022, n. 46)

Con la Circolare 1° aprile 2022, n. 46 (testo in calce) l’Inps ha introdotto la nuova procedura relativa alla “Definizione dei criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia” (c.d. Disability Card), mediante la quale il cittadino con disabilità può richiedere la Carta europea della disabilità (EU Disability Card).

Attualmente la Carta viene riconosciuta oltre che sull’intero territorio nazionale, anche negli altri Paesi pilota del progetto “EU Disability Card”: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania, Slovenia. La Commissione europea, entro il 2023, proporrà il riconoscimento della Carta in tutti gli Stati membri.

La Carta europea della disabilità rientra tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’Unione europea in materia di disabilità 2010-2020 ed è diretta a favorire l’inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale della comunità, in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione europea.

Dunque, l’Inps ha dettato i criteri per il rilascio della Carta, nonché ha indicato le modalità per la realizzazione, la distribuzione e lo sviluppo della medesima. Il cittadino può presentare la domanda per il rilascio della Carta europea della disabilità utilizzando l’apposito servizio online disponibile sul portale dell’Istituto (www.inps.it), accessibile direttamente dal cittadino tramite SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei servizi (CNS).

Nel caso di minori con disabilità, la domanda andrà presentata dal soggetto che esercita la responsabilità genitoriale o le funzioni di tutore oppure dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso (cfr. la circolare n. 127/2021 e il messaggio n. 171/2022) oppure le credenziali di identità digitale del minore.
Nel caso di minori in affidamento familiare, la richiesta potrà essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia.

Carta europea disabilità

Sarà possibile presentare la domanda anche tramite associazioni rappresentative delle persone con disabilità abilitate dall’INPS all’uso del canale telematico (ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS), mediante identità digitale (SPID, CIE, CNS).
I soggetti legittimati a richiedere la Carta Europea della disabilità sono i seguenti:

  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
  • invalidi civili minorenni;
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

La Carta è prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato secondo le norme relative alla produzione delle carte valori e dei documenti di sicurezza; verrà poi recapitata al cittadino tramite Poste Italiane S.p.A.

In relazione al periodo di validità, la Carta è efficace fino a quanto dura la condizione di disabilità e, comunque, non oltre dieci anni dal momento del rilascio. 

Resta fermo che, nell’attesa “di eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefìci, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura”.
La validità della Carta verrà meno ad ogni effetto di legge in caso di revoca o di decesso dell’intestatario.

Anche successivamente alla consegna della Carta, l’Inps potrà procedere alla verifica delle dichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti richiesti, nonché alla revoca della stessa qualora accerti la non veridicità dei requisiti dichiarati o il venire meno degli stessi. In tale caso l’INPS notificherà all’interessato il provvedimento di revoca.

Se, dopo il rilascio della Carta ed in seguito ad un nuovo accertamento sanitario, il titolare rientri in una delle categorie che necessita di maggiore sostegno, come individuate dall’articolo 4, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 novembre 2020, l’INPS provvederà alla sostituzione della Carta con i relativi aggiornamenti.

Nell’ipotesi di furto, smarrimento, deterioramento o distruzione della Carta, il titolare potrà presentare telematicamente una nuova richiesta all’INPS, allegando alla domanda una copia della denuncia presentata alle Forze di Polizia. La richiesta di rilascio di una nuova Carta comporta automaticamente l’annullamento di quella precedente.

INPS, CIRCOLARE N. 46/2022 >> SCARICA IL PDF

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Disability Card, l’elenco delle categorie a cui spetta

La Carta della Disabilità è una tessera che permette l’accesso alle persone disabili a tutta una serie di servizi gratuiti o scontati. Ecco a chi spetta

La Carta europea della disabilità si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri per il raggiungimento di obiettivi strategici dell’Unione Europea 2010-2020 in materia di disabilità. E’ una tessera che permette l’accesso alle persone con disabilità a tutta una serie di servizi gratuiti o scontati, in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi dell’UE, per contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale delle comunità.

Il Decreto del 6 novembre 2020 del Presidente del Consiglio dei ministri Draghi di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Orlando, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Giovannini, e il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Franceschini definisce i criteri per il rilascio della Disability Card in Italia determinando le modalità per l’individuazione degli aventi diritto e per la sua realizzazione e distribuzione.

Video da quifinanza.it
Come ottenere servizi gratis o sconti

La presentazione della Disability Card esonera dall’esibizione di altre certificazioni che attestino l’appartenenza alle categorie disabili ammesse e consente direttamente l’accesso agevolato a beni o servizi. I titolari della Carta possono ottenere le agevolazioni previste esibendola, senza ulteriori formalità o richieste da parte di Amministrazioni dello Stato o dei soggetti pubblici e privati che hanno sottoscritto le convenzioni, salvo la verifica della titolarità.

Le agevolazioni sono attivate mediante protocolli d’intesa o convenzioni tra l’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e i soggetti pubblici o privati, coerenti con i requisiti e le finalità dell’iniziativa.

Come avere la Disability Card e chi la rilascia

La Carta viene rilasciata dall’INPS e attesta i soggetti in condizione di disabilità o non autosufficienti. Il decreto attribuisce il ruolo chiave all’INPS di verifica della corrispondenza delle informazioni rese nella domanda del cittadino ai requisiti richiesti sulla base dei dati disponibili presso i propri archivi.

Una volta accertato il possesso dei requisiti richiesti, l’Istituto affida la produzione della Disability Card, secondo la normativa che disciplina la produzione delle carte valori e dei documenti di sicurezza, all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e, attraverso un gestore esterno del servizio di consegna, provvede, nei 60 giorni successivi alla richiesta, alla distribuzione della Carta ai richiedenti presso l’indirizzo di recapito.

L’elenco delle categorie che possono richiedere la Disability Card

La Disability Card verrà rilasciata dall’Inps a tutti i soggetti in condizione di disabilità, media, grave e di non autosufficienza.
Si attendono tutti i dettagli che verranno specificati nei prossimi mesi, ma intanto è possibile ipotizzare uno schema elaborato dal Centro Studi Giuridici Handylex, suggerito anche sul sito ufficiale della Disability Card e quindi da considerarsi attendibile, salvo ulteriori modifiche:

Invalidi civili di età compresa tra 18 e 65 anni:
– disabili medi: Invalidi 67=>99%
– disabili gravi: Inabili totali
– non autosufficienti: Cittadini di età compresa tra 18 e 65 anni con diritto all’indennità di accompagnamento

Invalidi civili minori di età:
– disabili medi: Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età (diritto all’indennità di frequenza)
– disabili gravi: Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età e in cui ricorrano le condizioni di cui alla L. 449/1997, art. 8 o della L. 388/2000, art. 30
– non autosufficienti: Minori di età con diritto all’indennità di accompagnamento

Invalidi civili ultra 65enni:
– disabili medi: Ultra 65enni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, invalidi 67=>99%
– disabili gravi: Ultra 65enni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, inabili 100%
– non autosufficienti: Cittadini ultra 65eni con diritto all’indennità di accompagnamento

ciechi civili:
– disabili medi: Art 4 L. 138/2001
– disabili gravi: Ciechi civili parziali
– non autosufficienti: Ciechi civili assoluti

sordi civili:
– disabili medi: Invalidi Civili con cofosi esclusi dalla fornitura protesica
– disabili gravi: Sordi pre-linguali

INPS:
– disabili medi: Invalidi (L. 222/84, artt. 1 e 6 – D.Lgs. 503/92, art. 1, comma 8)
– disabili gravi: Inabili (L. 222/84, artt. 2, 6 e 8)
– non autosufficienti: Inabili con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa

INAIL:
– disabili medi: Invalidi sul lavoro 50=>79% e 35=>59 %
– disabili gravi: Invalidi sul lavoro 80=>100% e  >59%
– non autosufficienti: Invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa e Invalidi sul lavoro con menomazioni dell’integrità psicofisica

INPS gestione ex INPDAP:
– disabili medi: Inabili alle mansioni
– disabili gravi: Inabili (L. 274/1991, art. 13 – L. 335/95, art. 2)

Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra:
– disabili medi: Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla terza ed alla seconda categoria Tab. A DPR 834/81 (71=>80%)
– disabili gravi: Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla prima categoria Tab. A DPR 834/81 (81=>100%)
– non autosufficienti: Invalidi con diritto all’assegno di superinvalidità (Tabella E allegata al DPR 834/81)

Handicap:
– disabilità grave: Art 3 comma 3 L.104/92.

(quifinanza.it)

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