DisabledData, una piattaforma digitale per liberare i dati

DisabledData nasce da Fondazione FightTheStroke per rendere accessibili i dati sul mondo della disabilità. Un primo passo per comprenderlo

Spesso invisibili per l’opinione pubblica, per la burocrazia e per i media, i disabili rischiano di esserlo davvero se non c’è nemmeno un quadro certo della realtà. E per comprendere bisogna partire da informazioni e dati certi. E allora, quante sono le persone con disabilità in Italia? Di preciso non ci è dato saperlo, e non è un’operazione facile. Ed è proprio da questa riflessione che nasce l’idea di DisabledData o Dati Disabilitati. Si tratta di una piattaforma digitale promossa dalla Fondazione FightTheStroke progettata da Sheldon.studio con il supporto di onData per aprire i dati a un pubblico più ampio.

La “nuova” definizione di disabilità, risalente al 2011, include tutti coloro che non dispongono di pari opportunità e sono impossibilitati nella vita quotidiana a causa di limiti imposti dal contesto. Questo concetto include una quantità enorme di persone, che magari temporaneamente si trovano in una condizione di disabilità, in seguito a un incidente, una malattia, all’avanzare dell’età o a un evento qualsiasi che prima o poi rischia di limitarci nella vita che siamo abituati a condurre.

Parlare di disabilità è quindi molto complesso, le sfumature sono tantissime, e i dati in questo caso non aiutano. Pubblicati in formati non accessibili a tutti, a volte nascosti all’interno di report, oppure sparpagliati su più piattaforme o perfino incompleti. Anche questi dati si possono definire ‘disabilitati’, non potendo esprimere il loro potenziale analitico e informativo, a causa di limiti imposti dal contesto.

DisabledData

Ed è proprio da quest’ultima riflessione che nasce l’idea di DisabledData o Dati Disabilitati. Si tratta di una piattaforma digitale promossa dalla Fondazione FightTheStroke e progettata da Sheldon.studio con il supporto di onData per aprire i dati a un pubblico più ampio.

«Abbiamo lavorato a questo progetto con una squadra fluida ma multifunzionale: i rappresentanti dei diritti, i minatori dei dati, i designer inclusivi, i giornalisti investigativi, gli sviluppatori – afferma Francesca Fedeli, Presidente della Fondazione FightTheStroke Ets che si occupa di giovani con una disabilità di paralisi cerebrale infantile – L’obiettivo è sempre stato quello di dare una risposta collettiva ai bisogni espressi dalla comunità delle persone con disabilità e dai loro alleati, superando le sfide dei pregiudizi, del dialogo mancato, degli interessi personali e delle fonti dati inaccessibili.

Stanchi di leggere titoli di giornali banalizzanti o di sentirci dire che quell’informazione non era disponibile in maniera disaggregata perché riguardante “la privacy di persone vulnerabili”. Nonostante le barriere incontrate, ci è sembrato comunque doveroso perseguire l’obiettivo di una piattaforma comune, che andasse oltre il singolo corporativismo tipico di questo settore e che attraverso audizioni periodiche disegnasse uno spazio inclusivo e accessibile a tutti, ascoltando la voce di beneficiari, famiglie, statisti, medici,legali, giornalisti e istituzioni».

Disabled Data è al suo primo rilascio, nei prossimi mesi verrà arricchito con ulteriori sezioni, per arrivare alla versione finale entro il 3 Dicembre 2022, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, consentendo anche la possibilità di ricercare, condividere e contribuire alla piattaforma. (ilsole24ore.com)

ALUNNI CON DISABILITÀ: TUTTI I DATI

Reso noto da parte del Miur il Focus che fornisce con cadenza biennale una fotografia del grado d’inclusione degli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano. Il totale degli alunni con disabilità è cresciuto dell’8,3%, rispetto all’a.s. 2014/15.

I dati raccolti dalle Rilevazioni sulle scuole – Dati generali per l’a.s. 2016/2017 mostrano come tale incremento appare decisamente ragguardevole in particolare a fronte della diminuzione dell’1,6% del totale degli alunni frequentanti le scuole italiane, registrata tra i due anni.

Gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane di ogni ordine e grado sono 254.366, il 2,9% del totale della popolazione studentesca. In totale, nell’anno scolastico 2016/2017 il 43,3% delle classi aveva almeno un alunno disabile.

È la scuola primaria a registrare, in termini assoluti, la presenza più elevata di alunni con disabilità, 90.845. Mentre è la scuola secondaria di I grado ad avere la più alta incidenza di disabili sul totale della sua popolazione studentesca, pari al 4%.

Il 93% degli alunni con disabilità frequenta le scuole statali che hanno una media di presenze, rispetto al totale della propria popolazione studentesca del 3,1% contro l’1,6% delle non statali.

Gli alunni con disabilità nel Centro Italia sono il 3,1% (51.259), al Nord-Est sono il 2,6% (42.353), nel Nord-Ovest sono il 3% (66.804), al Sud sono il 2,9% (93.950). La punta massima si registra in Abruzzo con una percentuale media del 3,6% e la minima in Basilicata con il 2,2%.

Nel 96,1% dei casi la disabilità è di tipo psicofisico. Nella scuola di II grado il 23,6% delle studentesse e degli studenti con disabilità frequenta un liceo, il 26,6% un istituto tecnico e il 50% un istituto professionale.

Dall’a.s. 2009/10 si è registrato un miglioramento del rapporto numerico tra alunne/alunni disabili e posti di sostegno, passando da 2,09 alunni a 1,80. La percentuale del contingente dei docenti di sostegno sul totale del corpo docente è passata dall’8,6% del 2001/2002 al 16,3% del 2016/2017.

(notiziedellascuola.it)