Assegno unico, importi più alti e arretrati in arrivo

Assegno unico, aumentano gli importi per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni. L’Inps riconoscerà anche gli arretrati per i mesi trascorsi.

Aumentano gli importi dell’assegno unico per i nuclei familiari con figli disabili maggiorenni. Il decreto Semplificazioni ha infatti modificato gli importi, aumentandoli limitatamente al 2022, al fine di assicurare un adeguato sostegno ai nuclei familiari con figli con disabilità a prescindere dall’età.

Gli aumenti hanno decorrenza dal 1° marzo 2022 ed è per questo che l’Inps, nell’erogare i nuovi importi, riconoscerà anche gli arretrati per i mesi trascorsi.Il decreto prevede inoltre nuove disposizioni per potere beneficiare dell’assegno unico in presenza di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto.

Assegno unico, per chi aumentano gli importi

Il decreto Semplificazioni ha aumentato la misura dell’assegno unico per le famiglie con figli disabili maggiorenni dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023. Con il messaggio 27 settembre 2022, n. 3518, l’Inps ha illustrato nel dettaglio le novità e i nuovi importi dell’assegno, che nella sua forma originaria riconosceva:

  • una maggiorazione di 105 euro (figlio non autosufficiente), 95 euro (figlio con disabilità grave), o 85 euro (disabilità media) fino ai 18 anni di età sull’importo base;
  • tra i 18 e i 21 anni di età, l’importo base va da 85 a 25 euro al mese in base all’Isee, più una componente fissa di 80 euro;
  • sopra i 21 anni, invece, per il figlio disabile spetta comunque l’assegno unico, ma per la sola componente fissa variabile da 85 a 25 euro a seconda dell’Isee.

Ora il decreto Semplificazioni ha stabilito che:

  •  ai figli disabili maggiorenni con più di 21 anni vengono applicato le stesse regole previste per i figli minorenni: ciascun figlio disabile maggiorenne avrà diritto ad un assegno unico da 175 euro al mese (se l’Isee non supera i 15.000€) a 50 euro al mese (se l’Isee è superiore a 40.000 o senza Isee). Ciò in luogo del precedente importo oscillante tra 85 e 25 euro
  • se il figlio disabile ha un’età compresa tra 18 e 21 anni (non compiuti) in aggiunta ai 175/50 euro al mese spetta una maggiorazione fissa (cioè non legata all’Isee) in misura pari a 105, 95 e 85 euro a seconda rispettivamente se il disabile versa in una condizione di non autosufficienza, disabilità grave o disabilità media. Ciò in sostituzione della previgente maggiorazione (sempre fissa) di 80 euro al mese.

Di seguito la tabella riepilogativa fornita dall’Inps:

Assegno unico, gli importi
Il confronto tra importi ante e post modifiche al decreto legislativo n. 230/2021
Assegno unico, aumenti solo per un anno e arretrati

L’Inps specifica che gli aumenti spettano per il solo periodo dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023. E saranno riconosciuti d’ufficio dall’ente previdenziale con gli arretrati decorrenti:

  • dal 1° marzo 2022 se la domanda di assegno unico è stata presentata entro il 30 giugno 2022;
  • dal 1° luglio 2022 se la domanda è stata presentata successivamente al 30 giugno 2022.

Non sarà necessario fare alcuna domanda, l’Inps procederà d’ufficio all’aggiornamento degli importi e al pagamento degli arretrati.

Assegno unico per i nuclei orfanili

Altra novità riguarda i nuclei familiari orfanili,  cioè composti dal solo disabile oltre, eventualmente, a fratelli e sorelle normodotati. Il  decreto Semplificazioni riconosce il diritto all’assegno unico anche agli orfani maggiorenni che sia titolare di pensione ai superstiti e con una disabilità grave ai sensi della legge n. 104/1992. In tal caso senza accertare il requisito del carico familiare. (quifinanza.it)

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Assegno unico: aumenti per figli disabili nel decreto Semplificazioni

Il decreto Semplificazioni aumenta l’assegno unico alle famiglie con figli con disabilità e prevede nuovi fondi ai Comuni per progetti educativi e di sostegno ai minori

E’ stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale il  decreto legge n. 73 2022, detto Semplificazioni, che contiene moltissime misure soprattutto fiscali e per le imprese.  Le norme sono già in vigore da oggi, tra le quali quella relativa all’assegno unico.

E’ presente infatti un articolo che modifica la disciplina dell’assegno unico per i figli, in vigore dallo scorso mese di marzo,  e stanzia nuovi fondi a sostegno dei bambini e dei giovani, di contrasto alla povertà educativa .

Le novità del decreto, ancora in bozza ricordiamo,  riguardano in particolare le famiglie con figli con disabilità che vengono difatto parificati ai figli minori  nell’importo base , variabile in base all’ISEE  e anche una maggiorazione per il 2022  tra i 18 e i  21 anni di età  del figli,o per compensare quanto perso con  il taglio degli assegni al nucleo familiare e delle detrazioni per familiari a carico .Per questo fine sono stanziati piu di 122 milioni di euro per il 2022.

Vediamo piu nello specifico. 

Assegno unico figli disabili
1. Assegno unico figli con disabilità 2022

Il decreto semplificazioni 2022 prevede  all’art 38 (modificato rispetto alla bozza ufficiosa precedentemente in circolazione, che

  • l’importo previsto per ciascun figlio con disabilità senza limiti di età viene parificato a quello per i figli minorenni, che varia in base all’Isee da 175 a 50 euro mensili
  • l’importo della maggiorazione per i figli minorenni con disabilità (105 euro  per i non autosufficienti, 95  euro per i disabili gravi e 85 per  i disabili  di media gravità) viene  assicurato anche ai disabili  tra i 18 e i 21 anni, che ad oggi  avevano invece diritto a 80 euro in misura fissa
  • la maggiorazione triennale prevista (temporaneamente) per i nuclei con Isee sotto i 25mila euro, per gli anni 2022-2023-2024   aumenta di 120 euro  in caso di presenza di un figlio disabile nel nucleo familiare.

Si ricorda che per i figli disabili maggiorenni sono rimaste in vigore le detrazioni fiscali.

2.  Fondi ai Comuni per progetti rivolti ai minori

Il decreto Semplificazioni prevede all’art 36 l’istituzione di un Fondo , presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con dotazione di 58 milioni di euro   da destinare ai Comuni per la realizzazione di progetti  formativi assistenziali e educativi  rivolti  al benessere dei minori

In particolare vengono indicate come prioritarie le seguenti finalità:

  • favorire il recupero degli stress psicofisici causati dalla pandemia da Covid 19
  • la promozione, tra i bambini e le bambine, dello studio delle materie STEM, 

I progetti potranno essere svolti  presso i centri estivi, i servizi socioeducativi  territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori I progetti , attraverso la collaborazione con enti pubblici e privati.

Un decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia provvedera a stilare  l’elenco dei Comuni beneficiari, comprensivo di tutti i Comuni che non  comunichino  al dipartimento per la famiglia,  entro 30 giorni  dall’entrata in vigore del decreto, non voler aderire  all’iniziativa.

Il decreto stabilirà  gli importi spettanti ai singoli  Comuni beneficiari sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione minorenne residente e le modalità di  monitoraggio dell’attuazione degli interventi .

Per l’erogazione dei fondi agli enti locali si deve attendere  l’emanazione del  decreto della Presidenza del Consiglio, dipartimento politiche per la famiglia. (fiscoetasse.com)

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Assegno unico per figli disabili. Come funziona e quando arriva

Il testo attuale prevede che l’assegno sarà mensile, si potrà richiedere da gennaio prossimo e verrà erogato da marzo 2022. L’assegno verrà riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla misura dell’assegno unico universale per figli, che servirà a sostenere le famiglie italiane con figli, e che partirà nel 2022, mandando via via in pensione l’assegno ponte – introdotto per traghettarci in questi mesi verso il definitivo assegno unico -, le detrazioni fiscali e gli assegni al nucleo familiare.

Dopo l’ok del CdM al decreto legislativo per l’istituzione dell’assegno unico e universale, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46, il provvedimento  dovrà ora passare al vaglio delle commissioni competenti di Camera e Senato che dovranno dare il loro parere, prima del via libera definitivo.
Vediamo cosa prevede il testo del decreto attuale.

DESTINATARI DELL’ASSEGNO

Secondo il testo attuale l’assegno verrà erogato da marzo 2022, su richiesta, a tutte le famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età, e fino ai 21 anni a condizione che i figli studino, svolgano tirocini con redditi minimi o siano impegnati nel servizio civile universale. L’erogazione dell’assegno sarà mensile; sono previsti scaglioni di importi graduati in base all’ISEE, al numero e all’età dei figli.

IMPORTI DELL’ASSEGNO

La cifra massima che si potrà raggiungere mensilmente per i figli minorenni sarà di 175 euro, in presenza di un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, che scendono a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni.
Via via che l’ISEE aumenta, diminuiscono gli importi, fino a 50 euro (25 euro se maggiorenni) in presenza di un ISEE di 40.000 euro e superiori.
Dal terzo figlio in su l’assegno viene maggiorato dai 15 agli 85 euro in base all’ISEE.
Dal quarto figlio in su ci sarà una “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese dal 2022.

IMPORTI PER FIGLI CON DISABILITÀ

Sono indicate particolari misure per l’assegno unico per figli con disabilità. In presenza di disabilità dei figli viene previsto, in particolare:

  • per figli minorenni disabili: una maggiorazione che varia da 105 a 85 euro mensili, in base alla condizione di disabilità (105 euro in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in più in caso di disabilità grave e 85 euro in più in caso di disabilità media), che si aggiunge all’importo mensile previsto invece per tutti i figli senza disabilità (graduato in base all’Isee).
  • figli tra i 18 e i 21 anni disabili: una maggiorazione di 50 euro mensili che si aggiunge all’importo mensile previsto invece per tutti i figli senza disabilità tra i 18 e i 21 anni (graduato in base all’Isee).
  • per i figli a carico ultra 21enni disabili: un assegno a vita con importo variabile in base all’indicatore Isee che potrà arrivare a 85 euro mensili (con ISEE fino a 15.000 euro) e gradualmente a scendere fino a 25 euro per Isee pari o superiore a 40.000 euro.
TEMPISTICHE E MODALITÀ DI DOMANDA

La domanda andrà presentata all’Inps dal 1 gennaio 2022 per il periodo da marzo fino alla fine di febbraio dell’anno dopo. L’erogazione inizierà dal mese di marzo del 2022.

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Figli disabili, arriva l’assegno per i genitori disoccupati o monoreddito

Figli disabili, dal 2022 in arrivo l’assegno mensile in favore dei genitori disoccupati o monoreddito. Il decreto che attua la misura prevista dalla Legge di Bilancio 2021 è stato firmato il 15 ottobre. Ecco come funziona e quali sono i requisiti per accedere a questa nuova prestazione.

Contributo per figli disabili: sui blocchi di partenza l’assegno mensile in favore di genitori disoccupati o monoreddito.
È stato il Ministero del Lavoro che il 15 ottobre 2021 ha firmato il decreto che attua, dopo quasi un anno, la misura introdotta dalla scorsa Legge di Bilancio e operativa a partire da gennaio 2022.

La prestazione, per ora prevista fino al 2023, va da un minimo di 150 euro fino ad un massimo di 500 euro e verrà erogata dall’INPS ogni mese per un anno intero su domanda del genitore. Passati i 12 mesi la richiesta dovrà essere presentata nuovamente per l’anno successivo.

Ma quali sono i requisiti per accedere, dal 2022 in poi, l’indennità per chi ha figli disabili e come funziona questo nuovo contributo? Facciamo il punto.

Tra le novità contenute nella scorsa manovra c’è il contributo previsto per i genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità.
La misura, rimasta in stand-by fino ad ora, entrerà finalmente in vigore da gennaio dell’anno prossimo, così come disposto dal decreto adottato lo scorso 15 ottobre.
Il provvedimento, sebbene non sia ancora in Gazzetta Ufficiale, è allegato al comunicato stampa con cui il Ministero ne ha annunciato la firma.

In particolare, secondo quanto si legge nel testo l’assegno mensile sarà riconosciuto ai genitori con figli colpiti da una disabilità certificata non inferiore al 60 per cento, che presentano i seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia
  • disporre di un valore ISEE in corso di validità non superiore a 3.000 euro. In caso di figlio minorenne l’indicatore verrà calcolato in base alle regole meno stringenti dell’art. 7 del DPCM n. 150/2013.
  • essere disoccupato, monoreddito o facente parte di un nucleo familiare monoparentale, nello specifico:
  • per disoccupato si intende la persona priva di impiego o con un reddito da lavoro inferiore a 8.145 se dipendente o a 4.800 se autonomo;
  • per monoreddito si intende una persona che ricava tutti il suo guadagno solo dall’attività lavorativa, sia pure prestata in favore di più datori di lavoro, o che percepisce un trattamento pensionistico assistenziale. Si prescinde, in ogni caso, dall’eventuale proprietà della casa di abitazione;
  • per nucleo familiare monoparentale si intende una famiglia con un solo genitore.

I figli a carico, specifica il decreto, sono i figli che non essendo economicamente indipendenti continuano ad essere di fatto mantenuti dal genitore. Una situazione che, per la legge, si verifica quando ricorrono le seguenti circostanze:

  • il figlio che non ha compiuto 24 anni deve avere un reddito annuo inferiore a 4.000 euro;
  • il figlio che ha un età superiore ai 24 anni deve avere un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro.
Assegno in caso figli disabili: domanda e importo della prestazione

L’INPS rilascerà prossimamente la procedura telematica per presentare la domanda e fornirà tutte le istruzioni per la sua compilazione e per il suo inoltro.
Il decreto attuativo, però, anticipa alcune indicazioni operative. In particolare, alla richiesta dovrà essere allegata un’autodichiarazione con cui il genitore interessato attesti di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti.

Qualora però le risorse messe a disposizione per finanziare la misura – 5 milioni di euro all’anno fino al 2023 – risultassero insufficienti per coprire tutte le domande presentate, si darà priorità ai richiedenti con ISEE più basso.
E, ancora, il decreto attuativo dispone, a parità di reddito ISEE, la seguente “graduatoria di priorità” nel caso i fondi non possano coprire tutte le domande:

  • le prime ad essere favorite saranno le famiglie con minori non autosufficienti;
  • le seconde saranno le famiglie con figli con disabilità grave;
  • le ultime le famiglie con figli con disabilità di grado medio.

Una volta ottenuto il riconoscimento, l’assegno verrà erogato dall’INPS ogni mese per un importo pari a 150 euro.
Qualora i figli disabili siano due o più di due, il valore della prestazione sarà rispettivamente di 300 e 500 euro mensili.
Il diritto al contributo si perde qualora vengano meno sia i requisiti (disoccupazione, monogenitorialità etc…) sia per le cause seguenti:

  • decesso del figlio;
  • affidamento del figlio a terzi;
  • decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale.

Il genitore dovrà comunicare immediatamente il sopraggiungere di questi eventi e la prestazione verrà interrotta dal mese successivo alla comunicazione.
Se all’esito di controlli l’Istituto riscontrerà irregolarità in tal senso, l’erogazione del contributo verrà interrotta e dovranno essere restituite tutte le quote indebitamente ricevute.

Infine, in caso di ricovero del figlio, il genitore dovrà ugualmente darne comunicazione all’INPS che sospenderà l’assegno per tutto il periodo corrispondente al ricovero.

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Assegno Unico Figli Disabili: maggiorazioni, a chi spetta

L’Assegno Unico Figli Disabili è stato previsto all’interno dell’Assegno Universale e prevede una maggiorazione tra il 30 e il 50%.

Assegno Unico Figli Disabili. L’Assegno unico universale è stato approvato il 30 marzo scorso e, nelle intenzioni dei legislatori, dovrà essere uno strumento che riordina, semplifica e potenzia le misure a sostegno dei figli a carico. All’interno di questa legge è prevista una maggiorazione per tutte le famiglie con uno o più figli disabili.

Grazie all’assegno unico figli disabili queste famiglie potranno avere importi maggiori del 30 o del 50% rispetto agli altri. La percentuale esatta dipende dalla gravità della disabilità del figlio a carico.
L’Assegno Unico Figli Disabili è legge, dunque, ma bisognerà attendere l’emanazione dei decreti attuativi che forniranno nei dettagli sia l’importo, sia i meccanismi.

Assegno Unico Figli Disabili, ecco a chi spetta

L’Assegno Unico sarà erogato a tutte le tipologie di famiglie:

•lavoratori dipendenti, pubblici e privati

•lavoratori autonomi e liberi professionisti

•disoccupati

I requisiti

Questi sono i requisiti fondamentali per poter accedere al sussidio economico.
Il richiedente deve essere:

•cittadino italiano o di uno Stato dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare di diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Il sussidio è esteso anche ai cittadini di uno Stato che non appartiene all’Ue ma hanno un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;

• soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

•essere residente e domiciliato con figli a carico in Italia per la durata del beneficio:

•essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi. O essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.

Possono essere concesse specifiche deroghe da una commissione nazionale per famiglie che hanno comprovate esigenze connesse a casi particolari e per periodi definiti. Le richieste devono essere inoltrate dai servizi sociali e sanitari territoriali che si occupano della tutela della natalità, della maternità, dell’infanzia e dell’adolescenza. La Commissione nazionale chiamata a decidere caso per caso sarà istituita con un decreto del Ministro con delega per la Damiglia in accordo con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali.

La maggiorazione per i figli disabili

Nella legge sull’Assegno Unico si fa poi riferimento alla maggiorazione, ed è la parte che riguarda l’Assegno Unico per Figli Disabili a carico. Come detto questa maggiorazione varia tra il 30 e il 50% in più rispetto a quanto erogato per i figli senza disabilità.

Assegno Unico Figli Disabili, l’importo previsto

L’articolo 2 della Legge sull’Assegno Universale specifica che l’ammontare dell’assegno varia in base alla condizione economica del nucleo familiare ed è individuata con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Si tiene conto dell’età dei figli a carico e dei possibili effetti di disincentivo al lavoro per la seconda persona che produce reddito all’interno della famiglia.
Gli importi saranno dunque variabili e dipenderanno dalla situazione economica così come viene espressa dall’ISEE di ciascuna famiglia per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età.

Ai figli maggiorenni, quindi i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 21 anni, l’assegno verrà concesso solo se frequentano un percorso di formazione scolastica o professionale; un corso di laurea o un tirocinio; sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro in un centro per l’impiego o in una agenzia per il lavoro; svolga il servizio civile universale.
All’interno di questa struttura normativa è inserito l’Assegno Unico Figli Disabili, con quella maggiorazione tra il 30 e il 50%.
Con i decreti attuativi si chiariranno – come detto – gli importi precisi, ma anche le modalità per la richiesta e l’erogazione del sussidio che partirà il prossimo primo luglio (2021).
Per i figli disabili il sussidio non sarà sospeso dopo i 21 anni, ma continuerà a essere percepiti fino a quando resteranno a carico della famiglia che ne ha fatto richiesta.

(thewam.net)

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